Parlare bene di un cugino, come Nicola, è fin troppo facile. In un momento come questo, in cui i magistrati sono trattati come i delinquenti è bello parlare di uno come Nicola che, lo dico senza retorica, ha servito lo Stato per quasi 10 lustri. Prima da Cancelliere e poi, dopo un concorso molto difficile, da Magistrato presso la Procura dei Minori di Brescia. Dopo studi Classici e Laurea in Legge.
Non sta a me elencare le centinaia, forse migliaia, di casi che Nicola ha portato avanti con scrupolo: meglio di me parlano gli innnumerevoli attestati di stima dei colleghi e di chi ha avuto modo di lavorarci insieme.
Vorrei però, a questo punto, parlare di un altro grande uomo che ha fatto sì che egli diventasse quello che è: zio Peppe, il papà di Nicola. Una persona che nella sua semplicità (faceva il ciabattino) credeva fermamente nel sapere e nella cultura ha cresciuto i suoi figli.
Grazie Nicola: la nostra piccola comunità è fiera di annoverare al suo interno persone come te. Buona pensione.
Pino
articolo apparso su "BresciaOggi"
articolo apparso su "Il giornale di Brescia"